Encouraged by Eliodoro Sollima, Marco Betta began studying composition, and under the latter’s guidance, graduated from the Conservatory of Music of Palermo. Betta subsequently specialised in Florence, with Armando Gentilucci, and in Città Di Castello with Salvatore Sciarrino. From 1994 until 2002, Betta worked as art director for the Teatro Massimo of Palermo which reopened on May 12 1997, after it had been closed for 23 years. Betta holds the Chair in Composition at the Conservatory of Palermo Conservatory..
Marco Betta nasce ad Enna nel 1964. Ha composto opere per il teatro musicale, per il cinema, il teatro di prosa, e lavori di musica sinfonica e da camera. Le sue composizioni sono pubblicate da Ricordi e da Casa Musicale Sonzogno. Grazie ad Eliodoro Sollima intraprende gli studi di composizione, e, sotto la sua guida, si diploma al Conservatorio di Palermo. Successivamente frequenta i corsi di perfezionamento tenuti a Firenze da Armando Gentilucci ed a Città Di Castello da Salvatore Sciarrino. Dal 1994 fino al 2002 ha ricoperto l’incarico di Direttore Artistico del Teatro Massimo di Palermo. Insegna Composizione al Conservatorio di Palermo e Teoria della colonna sonora alla Luiss Creative Business Center a Roma. Come compositore esordisce nel 1982 al Festival Spazio Musica di Cagliari. Tra i suoi ultimi lavori le opere Sette storie per lasciare il mondo (Catania Teatro Bellini, 2006) e Il quadro nero (Palermo Teatro Massimo 2015) opere per musiche e film con Roberto Andò, Natura viva su testo di Ruggero Cappuccio (Firenze, Maggio Musicale 2010) e le musiche per i film Viaggio segreto e Viva la libertà (2013) di Roberto Andò, Maria Montessori (Canale5), Le cose che restano (2010) di Gianluca Tavarelli (RAI Uno) e Paolo Borsellino essendo stato (2016) di Ruggero Cappuccio.